Ancora treni

Questa fotografia mi riprende nel settembre 1956 nella vecchia stazione di Sanremo (IM) davanti ad un treno con destinazione Milano. Metto tra parentesi tutto il tempo passato in quella lontana alba per arrivare sin lì, partendo appiedati dal centro storico di Ventimiglia, appollaiato sul colle, anche se logicamente il tratto tra la città di confine e quella dei fiori l’avevamo compiuto già in ferrovia. E rinvio eventualmente ad un’altra occasione l’esito delle esperienze di quei miei viaggi da bambino verso il capoluogo lombardo, viaggi durante i quali mio padre, che era in servizio, mi affidava anche alle benevole, occasionali occhiate di sorveglianza dei colleghi.

Lo spunto per fare questo discorsetto mi é stato dato dall’ultimo numero de “il venerdì di Repubblica” con l’articolo “Sul treno dei desideri”, riferito all’archivio delle Ferrovie. Ne ho desunto il nome – che non sapevo o che avevo dimenticato – della carrozza visibile nell’immagine soprastante, vale a dire “Belvedere”. Forse, anche la coincidenza del racconto di mio padre, che imperniava l’utilizzo di quel materiale rotabile sugli spostamenti di giocatori del Casinò di Sanremo, con la denominazione di treno d’elite, data nelle versioni ufficiali che ho or ora più o meno reperito. Aggiungo di seguito due link, a caso, per chi volesse approfondire l’argomento, anticipando a chi lo facesse che rinvenirebbe fotografie migliori della mia, qui e qui.

Apile 1955
Settembre 1955

Stranamente, tra gli scatti di famiglia non mi é stato possibile rinvenire inquadrature di locomotive a vapore delle ferrovie francesi, usate, se non erro, sino agli anni 1960 inoltrati, quando venne realizzata l’elettrificazione in direzione Francia.

L’anno scorso, invece, sulla pagina regionale – inserto “Il Lavoro” – sempre de “la Repubblica”, ho scorto a corredo di un piccolo articolo questa fotografia – non attribuita e neanche tanto bella! – che di sicuro ho fatto io per un mio vecchio blog, perché la posizione é proprio quella di casa nostra, qui a Bordighera.

Treni! Che passione! Ma tanto tempo fa…