Grottesco anche il caso del Dick Fulmine, di matita italiana, personaggio italo-americano operante dapprima negli USA, ma che nel luglio 1942 si trova nella fantasia di queste pubblicazioni non si sa come a combattere a fianco delle Forze dell’Asse.
Aggiungo, tra parentesi, che proprio gli americani in quel periodo nel campo del fumetto fecero in modo a dir poco impressionante la stessa cosa per la loro propaganda bellica.
Chi intende approfondire saprà di sicuro che ci sono in materia esaurienti e valide pubblicazioni.
Finisco con questo “Albo dell’Intrepido” del 23 maggio 1942, perché nella nuova versione degli anni ’50 era uno dei miei giornalini preferiti.
Alcuni fumetti continuarono ad essere pubblicati, altri vennero recuperati dopo le censure del fascismo, nuovi ne emersero, più di sessant’anni fa…