Domenica scorsa Franco I. non c’era al solito bar di Ventimiglia (IM), perché era sceso il giorno prima, tuttavia ho avuto l’opportunità per mera combinazione di fare qualche domanda su Virgile Barel a L. T., il quale, tra i vari aspetti che ha inteso rammentare, ha sottolineato l’occasione in cui Barel, essendo il deputato più anziano, il decano, insomma, aveva presieduto l’assise di insediamento dell’Assemblea Legislativa, tenendo, con grande scorno della maggioranza gollista, un lungo e combattivo (da oppositore!) discorso di prolusione.
Il ricordo di L. T. è passato, poi, anche per associazione di idee, a delineare rapidi ritratti di Charles Soccal e André Vanco, entrambi a suo tempo dirigenti comunisti francesi della Federazione delle Alpi Marittime.
L.T., invero, si è soffermato più a lungo sulla figura di Soccal, storico segretario, in seguito presidente, dell’Unione dei Sindacati di Monaco, il quale tanto si era battuto per superare le discriminazioni a carico dei lavoratori frontalieri italiani: vicende sociali che meritano davvero un capitolo a parte. Soccal divenne anche deputato del Principato di Monaco, avvenimento che dettò un titolo allarmato (come si vedrà da uno dei pochi link utili che sono riuscito a trovare) al New York Times.
Vanco fu (come sottolinea Wikipedia) dal 1977 al 1986 sindaco di Beausoleil, comune francese della Costa Azzurra, che geograficamente disegna una sorta di arco superiore alle spalle di Monaco. Sono andato poco oltre le parole di L. T., perché sul Web, ripeto, non ho rinvenuto molte notizie. In ogni caso nella conversazione di quella mattina si era ben inserito Gianfranco Raimondo, amico dalle molteplici esperienze. Non ricordo più, sebbene a pochi giorni di distanza, chi tra Soccal e Vanco nelle parole di L. T. avesse conosciuto Che Guevara e chi Fidel Castro: probabilmente nell’ordine che ho appena indicato. Il fatto è che Gianfranco è andato a rimarcare di avere cooperato a suo tempo, proprio con l’aiuto di Vanco (che era stato anche un partigiano, come evidenziato da un documento da me scoperto sulla rete), a diverse conferenze (non so se svolte tutte a Beausoleil) di un suo conoscente, valente fotografo, Gian Butturini, per la presentazione di un libro di immagini del leader cubano, realizzate dal Butturini medesimo. E, nelle sue frequentazioni, Gianfranco aveva già conosciuto Vanco quale impiegato di Radio Montecarlo.
Affabulazioni casuali in una domenica mattina estiva.