Quando saltano fuori vecchie foto ignote

Qui appaio all’inizio – 1 ottobre 1956 – del mio secondo anno scolastico, quando abitavamo ancora nel centro storico di Ventimiglia (IM). La bambina al mio fianco, che da adulta ha rispolverato per me questa fotografia, era al suo primo ingresso nel mondo dell’istruzione.

Mi voglio attenere – compiendo una selezione – all’ordine cronologico con cui mi sono, in un modo o nell’altro, pervenute le immagini che presento e che non conoscevo.

La prima elementare – tra il 1955 ed il 1956 – l’avevo adempiuta, invece, dalle Suore dell’Orto, sempre a Ventimiglia Alta. Si trattava di una “primina”, vale a dire una classe privata di anticipo dell’obbligo.  Dopo di che, aspetto mi é stato ricordato da poco, si veniva sottoposti ad un rigoroso esame esterno per il passaggio alla scuola pubblica. Da quanto vedo qui sopra e dall’occasione in base alla quale mi é stato trasmesso questo scatto (reputo anche questo fatto da mio padre!) mi derivano, in effetti, diversi spunti, quantomeno singolari, per scrivere sui miei anni alle elementari, gli unici corredati, che io sappia, di istantanee.

Il giorno – 29 giugno 1957, Santi Pietro e Paolo – della Prima Comunione e della Cresima, a Nervia, con lo zio materno, mio padrino.

Intorno al 1967, sempre con lo zio. Proprio non ricordo se nell’occasione eravamo stati in una delle prime cabine con l'”auto-scatto”.

Estate 1951, campetto alla foce del fiume Roia a Ventimiglia. Io in braccio allo zio, giocatore, al termine di una partita di un torneo di calcio. Altro caso, quello di queste competizioni, che mi viene ora in mente come un altro trafiletto su cui mi potrei esercitare.

In questa immagine, che mi riprende sovrastato, per così dire, da mio fratello e da un piccolo amico del vicinato, nel retro del giardinetto del nostro appartamento a Nervia, potrei avere undici anni.

Mi sono limitato – ripeto – per questo articoletto a foto da me recuperate nel breve periodo.